cate

IL GIARDINO DELL’UTOPIA

Ambientato in un luogo distopico, dove la casa prende il ruolo di fortezza, con lo scopo di proteggere e tenere protetti: idee, oggetti e persone

Il progetto si trova in un luogo senza nome, una piana dall’aspetto a tratti desertica in cui l’edificio si manifesta con un carattere ermetico.  

Il percorso di accesso inizia all’esterno, in un luogo allineato, non referenziale colpito dai violenti raggi del sole tutta la giornata. La necessità di un riparo diventa la funzione cardine. La parte esterna del volume si delinea come un anello di cinta in calcestruzzo rosso, la quale unica interruzione risulta essere l’entrata stessa all’edifico. 

L’ingresso offre riparo, e il suo tetto inclinato rende l’ambiente sempre più intima, portando l’attenzione alla porta d’entrata. Quest’ultima, se aperta, rivela il cuore della casa: uno spazio che protegge colori e odori scomparsi nel mondo esterno, portando luce ed aria all’interno.